Alle porte del Golfo di Olbia
Un itinerario molto semplice e adatto alle famiglie, ma da evitare nelle ore più calde.
Questa camminata può essere una piacevole alternativa ad una giornata di mare o un’interessante esplorazione alla ricerca di qualche angolo di costa meno affollato.
Dal parcheggio della spiaggia di Pittulongu si procede lungo il mare verso l’estremità meridionale della spiaggia, dove si individua un sentiero che si alza leggermente di quota e procede parallelo alla linea di costa. Il percorso si allunga inizialmente verso est e attraversa la vegetazione ricca di mirto e cisto.
Sulla destra si individua, proprio all’inizio dell’itinerario, un sentiero più stretto, che costituisce la via del ritorno.
Si procede paralleli alla costa, con vista a nord su Pittulongu, Capo Figari e le belle trasparenze del mare, mentre in direzione sud l’isola di Tavolara si impone sul panorama.
La traccia continua a seguire la linea di costa, poi svolta lentamente verso sud tenendosi a 3-4 metri di quota sugli scogli sottostanti, costituiti da rocce metamorfiche assai antiche e non frequenti nella costa gallurese, segnata maggiormente dalle forme granitiche. Una serie di piccole insenature permette di trovare posto in riva al mare a chi fugge dalla spiaggia di Pittulongu, talvolta affollata nel cuore della stagione estiva.
Uno slargo sulla destra attira lo sguardo: osservando con attenzione si possono individuare i resti di una costruzione rettangolare, costruita in pietra del luogo, e, davanti ad essa sulla costa, si nota una piattaforma in cemento che indica la probabile presenza di una postazione militare.
A questo punto dell’itinerario ci si trova a Su Puntale ‘e Su Multonalzu e tutto il promontorio, noto genericamente col macrotoponimo di Sa Testa, era di fondamentale importanza per il controllo dell’accesso al Golfo di Olbia ed al suo importante porto.
Si prosegue sempre lungo la costa, giungendo in breve tempo alla spiaggia di S’Imbrestia, formata da piccoli ciottoli grigi e contornata dalla macchia mediterranea: si tratta della cala più esposta del promontorio e offre una meravigliosa vista su Tavolara e Golfo Aranci.
Lungo il percorso, si passa accanto a diverse casematte, segno delle fortificazioni del secondo conflitto mondiale.
Il facile sentiero si tuffa nella macchia, tra mirti e cisto, per giungere ad un’altra spiaggia, molto più remota e riservata: Sa Dogana Ezza. Questa, chiusa verso terra da una piccola zona umida, prende il nome dall’edificio diroccato che si trova all’estremità meridionale. Si tratta appunto della vecchia dogana, una costruzione di antica origine utilizzata in diversi momenti durante i secoli con funzioni doganali e danneggiata infine durante i bombardamenti del 1943.
Proseguendo lungo la costa si arriva alla zona industriale di Olbia, che ospita l’importante sito archeologico del Pozzo Sacro di Sa Testa, di epoca nuragica.
Al rientro, si ritorna verso la spiaggia di S’Imbrestia, prendendo a sinistra (sud), al termine dell’arenile, un sentiero che si inoltra nella macchia mediterranea.
Da qui si ritorna rapidamente alla spiaggia di Pittulongu.
PARTENZA
Spiaggia di Pittulongu
40°56’11.4″N 9°34’02.9″E
ARRIVO
Sa Testa (via Madagascar)
PARCHEGGIO
Parcheggio sterrato
COME ARRIVARE
TRASPORTO PUBBLICO
Autobus ASPO linea 4 Olbia-Bados, fermata Pittulongu
IN AUTO
Da Olbia, seguire le indicazioni per Pittulongu percorrendo la SP82 strada panoramica Olbia-Golfo Aranci. Lasciare l’auto nel parcheggio della spiaggia.