POLTU CASU

DURATA
2:15 h

DISTANZA
3,7 Km

ALTIMETRIA

Visualizza

DIFFICOLTÀ
facile

Tra bellezze naturali e testimonianze della guerra

Percorso semplice che si snoda tra testimonianze belliche in un contesto di grande fascino ambientale e può rappresentare una buona alternativa a una giornata di mare.

Dal posteggio, dal quale si può anche raggiungere e percorrere l’itinerario di Punta Ruia, si procede sulla strada sterrata di destra per un lungo rettilineo, tenendosi sulla sinistra le strette e poco frequentate insenature di Cala de Gregale e Poltu Abe, fino a giungere, alla fine del sentiero, agli scogli sul mare.

Prendere il sentiero sulla destra, a poca distanza dagli scogli, che serpeggia tra i ginepri e la macchia: sono tantissime le piazzole di sosta che offrono un riparo all’ombra.

Superata la zona a maggior presenza di ginepri, si svolta leggermente a sinistra verso gli scogli, dove si cammina su una zona di ampie rocce piatte esposte al mare e con vista magnifica sull’intero Golfo di Olbia.

Tra gli scogli sulla sinistra, cercando con attenzione, si possono scorgere alcune testimonianze risalenti al primo conflitto mondiale, quando questa porzione della costa di Capo Ceraso fu utilizzata come base per l’addestramento della flotta regia. In particolare era presente la Regia Nave Officina Vulcano, il cui equipaggio lasciò numerose testimonianze di quel periodo, come alcune targhe in cemento che si trovano ancora in questa zona, anche se non sono semplici da individuare.

Si prosegue inoltrandosi leggermente nella vegetazione e sbucando nuovamente sugli scogli, dove si intravede ormai la maggiore insenatura della zona: Poltu Casu.

Oltrepassato un muretto a secco, si giunge facilmente alla spiaggia, sicuramente una delle più belle del Capo. La si attraversa, raggiungendo sulla sua estremità orientale i resti di una costruzione circolare: si tratta di un antico forno della calce, dove probabilmente venivano cotte le pietre calcaree provenienti dalla vicina Tavolara.

Poco oltre il forno, le cui pietre appaiono vetrificate dal gran calore necessario ad ottenere la calce, si trova un sentiero che si tiene alto anche sopra l’insenatura seguente, raggiungibile in pochi passi, per poi proseguire a destra sotto ombrosi ginepri dai quali si individua un passaggio nella macchia che porta in breve tempo sugli scogli nella zona di Sa Toa, proprio di fronte alle isolette di Sos Tulcos e s’Aldi ‘e Sos Tulcos, note anche come isole di Portolucas.

Si prosegue sul filo di costa sugli scogli rossi, che si riflettono nell’azzurro e nel turchese del mare, creando splendidi contrasti. Si arriva così alla spiaggia di Poltu ‘e sa Paza, dove termina il percorso.

Da qui è possibile rientrare al punto di partenza facilmente seguendo le strade sterrate alle spalle della spiaggia. Si consiglia di abbinare questo itinerario alla visita alla vedetta di Capo Ceraso o, se si dispone di tempo sufficiente, anche al percorso di Punta Ruia.

PARTENZA

Via Punta Ruia

40°55’03.0″N 9°37’23.9″E

ARRIVO

Spiaggia di Poltu Casu

PARCHEGGIO

Spiazzo sterrato

COME ARRIVARE

TRASPORTO PUBBLICO

Autobus ASPO linea 5 Olbia-Porto Istana, fermata Viale Porto Istana fr. Ceraso (4,8 km circa dall’inizio del percorso)

IN AUTO

Da Olbia, percorrere la SS125 in direzione sud fino a Murta Maria. Alla rotatoria, prendere per viale Porto Istana e svoltare a sinistra in via Funtana Umbrina. Oltrepassare il resort Li Cuncheddi, a sinistra, continuando su via Funtana Umbrina anche ai bivi successivi, fino a quello con via Punta Ruia. Prendere quindi a sinistra e proseguire su via Punta Ruia fino al bivio successivo, dove si trova un ampio spiazzo in cui si può lasciare l’automobile.

Download ENGLISH

Download FRANCAIS

Download DEUTSCH

Download ESPANOL